AI: Il Supercomputer di Bologna e L'intelligenza Artificiale generalità.
- Il supercomputer di Bologna e la sfida dell'intelligenza artificiale generativa
Le tecnologie emergenti, tra calcolo ad alte prestazioni e intelligenza artificiale generativa, stanno ridefinendo i confini dell'innovazione, dal punto di vista tecnologico così come da quello regolatorio. Nonostante il loro potenziale trasformativo, queste tecnologie restano ancora sfide concrete da affrontare sia per l'adozione su larga scala sia affinché diventino accessibili al tessuto economico e sociale del nostro paese. Affrontare questo gap richiede strategie che favoriscano tanto la comprensione a livello culturale quanto lo sviluppo delle infrastrutture necessarie. In questo contesto, progetti come quello sulla creazione della prima intelligenza generativa italiana o l'upgrade dei supercomputer rivestono un ruolo chiave nel promuovere la nostra competitività di sistema. Siamo entrati nel merito di questi temi con Francesco Ubertini, già rettore dell'università di Bologna e oggi presidente del consorzio interuniversitario Cineca.
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Cos'è Modello Italia, la sfida italiana a ChatGPTFrutto di una collaborazione tra Cineca e iGenius, il sistema di intelligenza artificiale sarà rilasciato entro l'estate. E punta a sfidare i colossi internazionali dell'AI con risposte accurate, un modello open source e attenzione alla privacyFrancesco Ubertini, da qualche settimana è stata annunciata la collaborazione tra Cineca e iGenius per un'intelligenza artificiale generativa nostrana: quali sono le prospettive del progetto, dal punto di vista strategico?
"Siamo all'inizio di una crescita molto rapida e le tecnologie generative sono alla base di questo sviluppo: le richieste e le collaborazioni sono in continuo aumento, sia a livello italiano sia internazionale. L'attività con iGenius, startup italiana, è essenziale per la crescita dell'intero ecosistema europeo, impegnato nel promuovere l'intelligenza artificiale generativa. Avere delle realtà italiane che sviluppano queste tecnologie - e che promuovono le sinergie con altri attori europei - permette di accelerare lo sviluppo delle infrastrutture, della ricerca e della governance.
"È essenziale pensare a queste tecnologie in un'ottica europea, perché una dimensione più piccola sarebbe irrilevante in termini di potenzialità nel mondo reale. Un ulteriore punto di forza dell'Europa consiste nella possibilità di poter disporre di una grande infrastruttura pubblica, che viene messa a disposizione gratuitamente per attività di ricerca e innovazione. Se vogliamo puntare al bene complessivo, non possiamo permetterci che lo sviluppo di queste tecnologie sia in mano di pochi".
Franco Avati Imprenditore e Tecnico Informatico